Shiatsu

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Paolo e Angela – Operatori Shiatsu – Operatori Olistici

Paolo (+39) 320 23 73 300

Angela (+39) 342 12 63 481

L’importanza del contatto

L’Uomo è un essere sociale per il quale lo scambio, l’interazione, sia mentale, che emotiva, che fisica, è vitale.

Vale per gli animali, vale enormemente per l’Uomo.

La pelle è l’organo di senso più esteso del corpo e il principale organo di scambio tra l’interno e l’esterno e di interazione con l’altro.

In questi tempi bui insieme a molte altre cose che rendono umano l’Uomo, è sparito il contatto fisico; le note vicende degli ultimi anni ci hanno spinto ancora di più lungo questo sentiero in discesa di perdita dell’umano.

Lo Shiatsu da grande importanza al contatto in quanto essenzialmente è contatto gentile ma profondo con grandi effetti benefici.

Lo Shiatsu è una pratica salutare meravigliosa, è un ottimo strumento olistico di benessere, prevenzione e mantenimento di un buono stato di salute, è basato sulle tecniche, teorie e filosofie orientali di lunga vita ed agisce riequilibrando energeticamente il corpo.

È una disciplina tradizionale giapponese che deriva da millenarie pratiche cinesi di buona salute e longevità, a loro volta derivanti dall’India antica, indirizzata al riequilibrio delle disarmonie energetiche e al ripristino di quelle funzioni psico-fisiche che sono alla base del nostro stato naturale, almeno fino a che eventi esterni o interni non portano ad allontanarci da esso.

Lo Shiatsu è una disciplina olistica di benessere fisico, una tecnica manuale i cui effetti influenzano positivamente la globalità della persona ad ogni livello:  fisico, mentale, emotivo, spirituale.

Si effettua portando pressioni dolci ma dal profondo effetto su varie zone della persona completamente vestita. 

Tecnicamente è diverso da un massaggio perché si effettua sulla persona vestita e non usa olii.

La pratica dello Shiatsu ci aiuta a prenderci cura di noi e ad entrare in contatto con la nostra parte più nobile e profonda, e con l’altro, in maniera gentile: un contatto “con tatto”

Il lavoro sui punti e meridiani energetici (lungo i quali secondo le filosofie orientali si trovano i chakra energetici) avvia uno scambio, una comunicazione profonda tra i campi vitali dei due partecipanti, Tori (operatore) e Uke (ricevente) ma anche con il nostro mondo interno.

Questo scambio avviene con un linguaggio che è fuori dagli schemi soliti che tutti conosciamo, avviene tramite l’ascolto, la percezione, il contatto, la comprensione che si attivano grazie alla pratica e all’empatia.

Il trattamento si effettua sul tatami o futon (apposito materassino steso a terra) con la persona vestita (preferibili indumenti leggeri e comodi), ma a giudizio dell’operatore quando necessario può anche essere effettuato sul lettino o da seduti, per persone con difficoltà fisiche anche sul letto o su poltrona o sulla sedia a rotelle.

Tutti possono ricevere lo Shiatsu, non esistono controindicazioni: occorre però seguire e rispettare le caratteristiche e le specificità di ogni persona.

I risultati che si ottengono via via nel corso delle sedute permettono il raggiungimento di uno stato di rilassamento profondo (ben diverso dal rilassamento normalmente conosciuto) e di ritrovare la consapevolezza del proprio corpo, di alleviare lo stress, di ristabilire l’equilibrio energetico dell’unità di corpo e mente e di rilascio emozionale (migliorare l’espressione delle emozioni bloccate). Molte persone riferiscono lo scioglimento di nodi di tensione, l’allentamento di contratture, il miglioramento del riposo notturno.

In una parola: ritrovare noi stessi, la nostra parte più profonda.


Questo spiega il grande successo dello Shiatsu, che interessa sempre più persone, uomini e donne di ogni età, che desiderano una maggiore consapevolezza e un migliore funzionamento del proprio essere inscindibile di corpo e mente, e quindi stare complessivamente meglio.

Per maggiori informazioni sullo Shiatsu rimandiamo all’omonimo paragrafo di approfondimento più in basso.

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“Il cuore dello shiatsu è come il puro affetto materno;
Il contatto delle mani fa scorrere le sorgenti della vita”
Tokujiro Namikoshi

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Lo Shiatsu: (piccolo approfondimento)

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Ideogramma giapponese Shi – Atsu

L’ideogramma giapponese che descrive la parola Shiatsu è Shi (dita) + Atsu (pressione), premere con le dita, in perfetto accordo con il sentire Zen non potrebbe esserci niente di più semplice e nello stesso tempo di più ancestrale e profondo: il tocco della madre sul figlio, l’istintivo apporre le mani quando abbiamo una parte dolente, il mettere una mano sulla spalla di un amico per sostenerlo in un momento difficile.

Le pressioni Shiatsu sul corpo della persona vengono portate con palmi, pollici, nocche, gomiti e in alcuni casi ginocchia, agiscono su punti e percorsi energetici particolari (meridiani energetici, lungo i quali secondo le filosofie orientali si trovano i chakra energetici) e su zone riflesse, allo scopo di sciogliere nodi di tensioni e blocchi recenti o datati.

I meridiani energetici, i chakra, le zone riflesse sono anche in stretta corrispondenza con le nostre emozioni, per cui nel corso dei trattamenti si agisce anche su queste.

Le persone che lo stanno ricevendo riferiscono un benessere profondo: ci si sente leggeri, con più energia e voglia di fare, più sciolti, calmi, rilassati e sereni, molte persone riferiscono che le tensioni e contratture muscolari si allentano, e che molto spesso la notte si dorme meglio.

Il rilassamento profondo caratteristico dello Shiatsu, diverso dal rilassamento comunemente noto, favorisce l’allentamento dello stress (lo stress può avere effetti sulla sfera emotiva e fisica del corpo, come tensione muscolare, affaticamento fisico e mentale, difficoltà a dormire).

Che sia legato alla nostra vita privata che lavoro-correlato, lo stress può essere causa di tensioni e contratture, dolori, posture, pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali; la modalità di invecchiamento con il passare degli anni ha molto a che vedere con la risposta di stress.

In più con il trattamento si osserva un rallentamento del rimuginio, il lavorio incessante della mente, che consuma molta dell’energia vitale che sostiene la persona, allontanandoci dal nostro centro di equilibrio.

Lo Shiatsu si è sviluppato e diffuso in Giappone nelle ere Edo, Meiji, Taisho (anticamente chiamato Anma, Anpuku ), con origini in discipline e arti manuali cinesi e indiane ancora più antiche (sesto secolo): Yang-sheng, Àn-mó, anche se manipolazioni identificabili come massaggi sono state usate fin dalla notte dei tempi.

Solo nell’ultimo secolo è stato canonizzato e denominato Shiatsu (ovvero “digito-pressione“).

Allora come oggi si applica attraverso vestiti leggeri e comodi.

L’ “area” del trattamento Shiatsu è un’area protetta, un temenos in cui Uke può incontrarsi con le proprie fisicità e interiorità senza pericolo, scoprire o riscoprire sia la propria parte corporea, che la propria parte mentale/emotiva, ed avviarsi su un percorso di integrazione delle due.

Mappa dei meridiani energetici Keiraku – Yokai

Mappa dei meridiani energetici Keiraku – Yokai

Zona bacino – colonna vertebrale e due importanti punti sui meridiani energetici nella mappa Keiraku-Yokai

Sul lato strettamente fisico i benefici apportati dai trattamenti sono interpretati da alcuni autori anche grazie al fatto che lo stimolo pressorio delle manovre Shiatsu indurrebbe una transitoria ischemia naturale delle zone interessate a cui il corpo risponde con una successiva maggiore irrorazione sanguigna, aumento della lubrificazione articolare, più efficaci nutrimento e ossigenazione che coadiuvano la naturale funzione del corpo di autoriparazione dei tessuti, aumentata circolazione di ritorno venosa e linfatica con migliore allontanamento dei prodotti di scarto del metabolismo locale che contribuisce a migliorare il quadro infiammatorio; unito al fatto che le pressioni comportano un rilascio di serotonina, ossitocina ed endorfine, i cosiddetti “ormoni del benessere”, che aumentano la soglia del dolore e stimolano il sistema nervoso parasimpatico, promuovendo emozioni quali calma, senso di benessere, rilassamento e felicità; oltre che diminuzione del cortisolo, conosciuto anche come l’ “ormone dello stress” che aumenta quando il sistema nervoso simpatico è iperattivo e il corpo avverte pericolo o preoccupazione: per questo emozioni come stress e ansia vengono ridotte e sostituite da relax e serenità.

Per noi, pur essendo molto interessati ai vari tentativi di spiegazione, è e resta una questione puramente energetica: il riequilibrio e il potenziamento della forza vitale fondamentale (Prana nella tradizione filosofica induista, Qi in quella taoista cinese, Ki in quella zen giapponese) che viene stimolata e modulata dalla pratica Shiatsu è la chiave per spiegare i benefici che le persone riferiscono e il maggior senso di benessere riscontrato.

Lo Shiatsu genera una migliore qualità della vita qualsiasi sia l’età, la condizione e lo stato di benessere/disagio e salute/malattia della persona: la migliore qualità della vita riscontrata e i benefici sul piano sintomatico e della prevenzione sono frutto non di una attività mirata alla cura delle patologie (ma, sostenendo globalmente la persona, può affiancarne vantaggiosamente le relative terapie mediche), bensì di un naturale processo evolutivo connesso al miglioramento dell’energia vitale e delle risorse interne profonde dell’individuo. Sempre più esperienze sono portate avanti in ambito ospedaliero per sostenere globalmente la persona coadiuvando le terapie dei vari reparti e negli ambiti: hospice per malati terminali, oncologia, radioterapia, centri per le dipendenze, centri per disabili, geriatria, neurologia, psicoterapia, ostetricia, ginecologia, fisioterapia, pediatria, neonatologia.

Shiatsu in corsia, alleato contro tensione e dolori

Trattamenti allopatici coadiuvati da una tecnica tradizionale. Sempre più numerose le esperienze

Copyright: Corriere della Sera (https://Corriere.it) del 06/01/2014 – Articolo di Ruggiero Corcella

In Giappone è riconosciuto dal ministero della Sanità che così lo definisce: «Lo shiatsu è un trattamento che tramite pressioni effettuate con i pollici e i palmi delle mani su determinati punti del corpo, corregge irregolarità, conserva e migliora la salute, contribuisce a mitigare diverse malattie e attiva la capacità di autoguarigione dell’organismo. Non ha effetti collaterali». Da noi, questa “pratica di lunga vita” che affonda le sue radici nelle antichissime arti manipolatorie cinesi è arrivata ai primi degli anni ‘70. In quarant’anni, lo shiatsu (in giapponese “shi” significa dito e “atsu” pressione) si è trasformato. I pochi pionieri che avevano viaggiato fino al Giappone per apprendere gli insegnamenti dei maestri di shiatsu (primo fra tutti, Tokujiro Namikoshi, considerato il fondatore della disciplina) sono diventati decine di migliaia.

ALL’ HUMANITAS«Allora lo shiatsu era completamente sconosciuto e veniva scambiato per un piatto della cucina giapponese – racconta Attilio Alioli, presidente dell’Accademia Italiana Shiatsu Do -. Oggi è conosciuto non dico da tutti, ma comunque si è sviluppato ed affermato nel campo delle discipline bionaturali». Gli “shiatsuka” (operatore di shiatsu) sono attivi nei più svariati reparti ospedalieri, nei servizi sul territorio che si occupano di dipendenze e di anziani, nelle scuole, nelle comunità di recupero e nelle carceri. All’Istituto Humanitas di Rozzano, lo shiatsu è entrato nella vita di pazienti, medici, tecnici e infermieri del reparto di Radioterapia parlandone davanti alla macchinetta del caffè. «Ho scoperto che il nostro capotecnico, Antonio Modugno, era un operatore shiatsu – spiega Marta Scorsetti, responsabile del reparto -. Mi ha portato un libricino che mi ha sensibilizzato sul lavoro di volontariato della sua associazione in un centro per bambini handicappati. Ho detto: se fai cose tanto belle, perché non proviamo con questa paziente molto contratta?».

SHIATSU IN REPARTO – La donna, con un tumore alla mammella ormai con metastasi, non dormiva da una settimana. Dopo il trattamento, si è addormentata come una bimba. Così, fatto un test di alcuni mesi su una quindicina di pazienti, il reparto ha allestito due stanze con luci soffuse e dagli inizi di dicembre i malati possono usufruire di sedute di shiatsu gratuite e su base volontaria. Ma quello dell’Humanitas non è il solo esempio di integrazione fra shiatsu e ospedali. All’ospedale Versilia di Viareggio, per esempio, è stato attivato un ambulatorio shiatsu già dal 2001. E tra il 2006 e il 2007, Istituto dei tumori di Milano e Fondazione Floriani hanno trattato con lo shiatsu i pazienti oncologici ricoverati in hospice. L’esperienza su 16 pazienti è stata oggetto di uno studio pubblicato sulla Rivista italiana di cure palliative, i cui risultati indicano un miglioramento dello stato emotivo e un possibile contributo al controllo dei disturbi più frequenti.

ALTRE ESPERIENZE«Il trattamento è molto utile – dice Augusto Caraceni, direttore della struttura complessa di Cure palliative, terapia del dolore e riabilitazione -. Stiamo proseguendo e oggi utilizziamo lo shiatsu su circa 60 dei 200 pazienti l’anno ricoverati». Tra il 2000 e il 2006, anche la Medicina riabilitativa dell’ospedale Sacco ha condotto uno studio su 100 pazienti con lombalgia, sui quali il trattamento shiatsu si è dimostrato efficace. Ora, a Roma, ospedale Sant’Andrea e Università La Sapienza stanno facendo partire uno studio osservazionale su 45 pazienti della Neurologia con emicrania cronica trattati con lo shiatsu. E non sono solo i pazienti a sottoporsi al trattamento con i pollici e i gomiti: medici e infermieri del Dipartimento di emergenza e accettazione del nuovo ospedale San Giovanni di Dio di Firenze lo hanno provato e, assicurano gli operatori, ne hanno tratto grande beneficio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA – Corriere Della Sera (Corriere.it) – RCS Mediagroup S.p.a. – Via Angelo Rizzoli,8 – 20132 Milano.

Copyright: La Repubblica – Salute, 13/09/2016: “Shiatsu – Il Meridiano che disegna il tuo corpo”

Copyright 2014: l’Espresso – Scienze, “Metti lo Shiatsu in Ospedale” 11/09/2014 – parte prima

Copyright 2014: l’Espresso – Scienze, “Metti lo Shiatsu in Ospedale” 11/09/2014 – parte seconda

Copyright 2014: Shiatsu n. 43 – Marzo 2014

Copyright 2014: Shiatsu n. 43 – Marzo 2014

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Paolo Morelli – P. IVA 06812950480 – A.P.O.S. nr. 006997

Angela Galati – P. IVA 06813040489 – A.P.O.S. nr. 007113

Operatori Shiatsu liberi professionisti di cui alla Legge n° 4 del 14 Gennaio 2013.

A differenza di molti altri paesi (uno su tutti il Giappone in cui è una pratica largamente contemplata e accettata dal Ministero della Salute), in Italia per la Legge (L. n° 4/2013) lo Shiatsu è una prestazione non sanitaria, non terapeutica.

In altre parole: noi shiatsuka (operatori shiatsu, la cui attività non ordinistica è riconosciuta dalla Legge 4/2013) non siamo operatori di area sanitaria e non siamo terapisti/terapeuti: non parliamo di diagnosi, terapia, prognosi. Non ci sostituiamo al parere e all’azione del medico. Non curiamo ma ci prendiamo cura; siamo operatori olistici e lavoriamo con e sulle energie vitali, a sostegno globale e a benessere e sollievo della persona.

Lo Shiatsu non è un trattamento estetico ne’ un massaggio estetico o di altro tipo, non usa olii e si effettua sulla persona vestita. Non siamo un centro benessere.